Il Decreto "Cura Italia" e le agevolazioni per negozi e attività commerciali

Il 16 Marzo 2020 è stato annunciato dal Premier Conte il decreto “Cura Italia”, che ha inserito nuove misure straordinarie a sostegno di famiglie e imprese per fronteggiare l’emergenza economica da Covid 19.

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L’intento è quello di distribuire le risorse in modo equo tra le categorie di privati e operatori commerciali.

Focalizzandosi sulle attività, molte di queste hanno particolarmente patito la rigidità delle disposizioni ministeriali di contenimento del contagio da Corona Virus, dovendo sospendere la propria operatività. Una delle criticità del momento, unitamente ai mancati incassi, sono i costi fissi legati all’attività, uno dei quali il canone di locazione dei locali utilizzati a scopo commerciale.

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Proprio per sostenere le categorie commerciali durante i duri giorni del mese di Marzo, il Decreto ha introdotto un credito di imposta per i commercianti. 

Più precisamente, ai sensi dell’art. 62 del Decreto rubricato “Credito d’imposta per botteghe e negozi” è stato istituito per il mese di marzo un credito da utilizzare esclusivamente in compensazione e utilizzando il Modello F24, pari al 60% dell’ammontare del canone di locazione, purché relativo agli immobili rientranti nella categoria C1. Si tratta per la precisione di quei locali per cui è riconosciuta la destinazione commerciale: negozi e botteghe utilizzati per un commercio diretto, per condurre affari e per esercitare la vendita al pubblico.

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Nel Decreto si parla inoltre di sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi per contribuenti con fatturato fino a 2 milioni di euro, come versamenti IVA, ritenute e contributi di marzo.

Con queste misure ed agevolazioni il Governo sta cercando un modo per aiutare i piccoli imprenditori e le attività commerciali a fronteggiare un duro periodo che segnerà inevitabilmente la storia del nostro bel Paese.

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Fonte: fiscoetasse.com