Il futuro delle case cantoniere è rivolto alla ricettività e allo sviluppo del territorio

Il gruppo FS Italiane Anas ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un bando per l’assegnazione di 100 case cantoniere dislocate su tutto il territorio nazionale al fine di promuovere la valorizzazione e il progetto di riutilizzo del proprio patrimonio immobiliare.   

L’obbiettivo del recupero di questi edifici dall’importante valore iconico è quello di promuovere un modello di sviluppo che rinvigorisca l’economia locale, incentivando il turismo e restituendo una nuova dimensione ad un patrimonio architettonico che da oltre un secolo testimonia la storia del Paese.  


Le case cantoniere, infatti, sono distribuite sulle principali strade dello stivale e quelle interessate dal bando si trovano principalmente in Sardegna (30), Lombardia (12), Abruzzo (10), Toscana (7) e Lazio (7).

Sul nostro territorio, l’Emilia Romagna, sono 5 le case inserite in questo progetto e ben 3 nella provincia di Parma, lungo la SS62 della Cisa.

Le storiche case cantoniere saranno oggetto di un processo speciale di riqualificazione: sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione, verranno inaugurate attività ricettive di qualità come ristorazione, bar o punti di ristoro, centri informativi e didattici, e stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici.


Questo processo prevede, oltre alla conservazione dei manufatti originari, anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, mantenendo il caratteristico colore rosso pompeiano, la targa con l’indicazione della Strada Statale, la chilometrica e lo stemma identificativo di Anas. 

Questa iniziativa rappresenta un’interessante opportunità di business e di rivalutazione di patrimoni territoriali che fanno parte un’identità nazionale che non solo andrebbe preservata, ma in questo modo, verrebbe rivalutata e rivolta a nuove opportunità.